
Un ricordo magico
chiamato neve
L’oscurità della notte,
è riscaldata dallo sfavillante
fuoco
del camino di una baita,
ricoperta dal candore della neve.
Affacciandosi alla finestra,
i fiocchi leggeri scendono
posandosi dolcemente su un prato
prettamente bianco, perfetto e
candito.
Il freddo crea sul vetro
appannato,
uno strato filiforme
con il calore emanato dal respiro
di chi guarda affascinato
uno spettacolo naturale
indimenticabile.
L’istante, porta alla memoria
sprazzi felici,
i quali accompagnano l’anima,
rendendola fragile, facendo
risaltare
il mistero sublime di un fenomeno
che merita di essere vissuto
dal corpo attraverso il contatto.
Esce fuori la donna,
correndo sul manto bianco,
lasciando tracce profonde
che sono ricoperte lentamente
dalla neve.
Alza le braccia verso il cielo,
girando su se stessa.
Ridendo coglie l’emozione,
rivivendo la gioia di bambina,
pensando con nostalgia al sapore
toccante
della cioccolata ancora fumante.
"Premio Antologia Borgo Ligure
2006"

Speranza…
Occhi di cristallo,
immagini dolenti,
lacrime sfiorano
il
volto del bambino
in
cerca d’aiuto.
Mani tese
nell’attesa della grande gioia.
Mancata famiglia,
solitudine senza tempo,
sogno sperato.
La
finestra da cui si affaccia
mostra un giardino arido e triste,
che fa male al cuore.
Il
cuore attende di aprire
lo
scrigno dell’anima
per donare ed aver ricambiato
un
amore che tarda nel tempo.
Il
pensiero costante
di
vedere due volti commossi
che allungano braccia
per riscaldare quel cuore sofferto,
è
l’attesa sperata,
la
gioia più grande
che fa vivere il desiderio
di
una nuova esistenza.
Poesia che ha
partecipato all'iniziativa "Officina Day" del multiblog
" Officina
Delle Idee",
ove ha conquistato il terzo posto, premiato con l'onirificenza
di Membro Onorario dell'Associazione Delle Idee.

Imprimo su
carta...
Il tempo scorre
e con lui,
la quotidianità
dell’essere umano.
Scrittori
passati hanno lasciato
tracce
indelebili.
Carta, quanta
emozione contieni.
Libro, amico di
momenti sereni.
Dipinti, armonia
di colori.
Oggi, rifletto e
conosco
l’istante oramai
consumato.
Affermo a grande
voce
frasi vibranti,
concetti
sublimi,
quelli rimasti
ed eterni,
i quali
sussisteranno
nell’infinito
tempo
di un scrittura
mai dimenticata.
"Poesia
promotrice del Salotto Culturale Calliope"2006

Le parole del cuore
Le mie parole per te,
suoni allegri
che fanno vibrare il cuore.
La mia voce calda,
armonia della tua anima.
Il tuo silenzio
paura di riscoprire
un grande amore.
Versi sussurrati
e frasi sensuali
ci riscaldano
nella notte infinita.
La tua voce sensuale,
un cantico dolcissimo,
quando bisbigli
amore mio.
Amo il tuo respiro
che mi riscalda.
Amo i tuoi occhi
che m’inondano l’anima.
Amo vederti
addormentare la notte.
Le tue braccia mi stringono
in una danza romantica.
Le parole del cuore
sono unione eterna
della nostra vita.
"Antologia del Concorso di Emozioni"2007

Sono piccola tra le
tue mani
Le tue attenzioni,
lusinghe di passione
per la mia anima.
Carezze, baci,
amoreggiamenti,
mi conducono verso te,
facendomi accarezzare
la tua amabilità.
Mi avvolgi
tra le tue braccia,
riscaldandomi,
seducendomi,
coinvolgendomi
nella passione sfrenata.
Ti perdi nei miei occhi
tenendomi il volto
e sono piccola
tra le tue mani.
Sento il tuo respiro
accarezzarmi il collo
e le mani percorrermi
bramosamente,
mentre passo la mano
tra i tuoi capelli.
Bisbigli,
e sento la tua voce calda
inebriarmi, mentre guardo
uno spettacolo sublime
che voglio regalarti
della città eterna,
in questa notte fredda,
riscaldata solo
dal mio pensiero
che giunge a te leggiadro,
amorevole e infinito.
Desidero che tu veda
attraverso i miei occhi
il nostro sogno,
nell’attesa che si realizzi.
Amore mio,
ti allungo la mano
desiderando che tu la sfiori,
aggrappandoti per sempre
ad un regalo che la vita ci fa.
"Antologia del Concorso di
Emozioni"2007

"Calliope"
Occhi penetranti scintillano
come gocce preziose
nel profondo oceano
che si estende all’orizzonte infinito.
Osservo affascinata
questo spettacolo di magnificenza.
Parole incantevoli
giungono all’anima mia,
riscaldandola,
emozionandola,
confortandola.
Mi rispecchio nelle
pagine consumate,
nelle note di un pentagramma già eseguito,
in dipinti che fermano il tempo.
Petali delicati di
una rosa gialla,
sono il colore del sogno sublime
che illumina la mia memoria
per sempre.
Consegue il
IV° posto al Concorso di Poesia Andrea Vajola 2007

"Il cantastorie e Colapesce"
Gelide acque,
grido di maree,
silenzio dell’abisso
sono celate dal coraggio
di un uomo che fu,
oggi mito, leggenda, mistero,
Colapesce.
Colonna portante
della terra del sole,
governi come il re dei mari,
le meraviglie che le iridi
da secoli guardano.
Sirene, coralli e pesci
sono arpeggi sublimi
del canto di sorella Trinacria,
dea dal volto multiforme,
e fata Morgana,
ammaliatrice dei naviganti.
L’onestà fa gioire l’anima
nel sapere ciò
che il sacrificio porta in spalla.
Colori luminosi di frutti
prelibati,
profumi sobri, inebrianti e
salmastri
sono avvenenze della terra
d’incanto.
Nostalgia odi
nel silenzio soave
della voce di madre
che ancor ti piange.
Consegue la Menzione del Premio "Colapesce
2007" e la Medaglia al Premio Letterario Internazionale
2010 L'Iride "Città Cava de' Tirreni"

"Fiore della memoria"
Sei reminiscenza dolce
che sfiori la mia anima.
Leggiadra come musa,
accarezzi nel tempo infinito ed
etereo,
la tua diletta.
L’amore ultraterreno ci unisce.
Ti sogno nel sorriso che donavi,
nella mano che tendevi,
nell’abbraccio in cui mi
raccoglievi,
nelle lacrime che asciugavi
con le delicate mani.
Il mio sorriso era specchio del
tuo.
Resterò tua diletta nello spazio e
tempo.
Avverto il tuo Spirito
dal profumo svelato
nei momenti bui,
da brezze che sfiorano
il mio volto.
Tu sei fiore della memoria,
incommensurabile.
Consegue il Premio Speciale della Giuria con Artistica
Targa "Histonium 2010" e Diploma per la XXV edizione
2010 del Premio Nazionale "Histonium" di poesia e
narrativa, indetto dall'Associazione Culturale Premio
Nazionale Histonium.
Tutti i diritti
sono riservati

|